04/01/2020
Perché l'olivo possa produrre regolarmente è richiesta una potatura costante e attenta che si esegue da dicembre a febbraio. Ogni due-tre anni si tagliano i rami grossi utilizzando il saracco da potatore, mentre ogni anno si eliminano i rametti che non fruttificano più e quelli che tendono ad infoltire la chioma.
Quest'ultima potatura si esegue col roncolino o col coltello ricurvo; attualmente sono usate più frequentemente le forbici che purtroppo, dicono i potatori anziani, nel taglio schiacciano il ramo.
L'uliveto deve essere arato spesso per tenere la terra ben aerata e per evitare che l'erba faccia marcire le olive cadute per terra; inoltre l'aratura previene gli incendi estivi che nel fieno avrebbero rapida e distruttiva diffusione.
La potatura dell’olivo, oltre ad accrescere la produzione, cerca anche di migliorare la forma dell’albero che naturalmente tende a crescere in maniera eccessiva e disordinata con una chioma che scende verso il basso e verso l’esterno diventando simile a un cespuglio. Questa irregolarità sottrae anche la luce ai rami più produttivi danneggiandone la resa in termine di fruttificazione.
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